Questa mattina a Genova la polizia ha sgomberato con la forza il Centro Sociale Buridda, occupato da 11 anni in via Bertani. Dopo le numerose minacce da parte di forze politiche di centro destra per far chiudere il centro, oggi la giunta Doria passa ai fatti attraverso un’azione repressiva di sgombero, superando con un gesto reazionario Lega Nord e Forza Italia.

Dall’inizio del suo mandato la Giunta Doria ha dimostrato con quali interessi si schiera: il sostegno a progetti come Terzo valico, La Gronda, le privatizzazioni ( Amt e Amiu), il silenzio assoluto sul problema Casa e Sfratti, le complicità sulla Vicenda Piaggio dimostrano la collocazione politica reazionaria e filo padronale del centro sinistra genovese, collocazione dal P.C.L. sempre denunciata in solitudine e controcorrente fin dall’insediamento a Palazzo Tursi.

Coerentemente con la nostra linea rivoluzionaria e comunista,dopo quanto avvenuto stamane, sappiamo con ancora maggior forza con chi schierarci: l’attuale amministrazione segue i diktat del Pd e dei poteri forti ? Noi invece affianchiamo il Buridda per respingere l’azione di sgombero e la violenza subita !!!

Dichiariamo pertanto da subito incondizionata solidarietà a tutti i compagni e le compagne impegnati in queste ore e nelle prossime ad organizzare una riposta all’azione repressiva e poliziesca in atto, ribadendo come l’idea di centro sociale debba essere difesa poiché luogo di incontro, di aggregazione, di sviluppo culturale, di confronto sociale, e non in ultimo come occupazione popolare e giovanile di fabbricati abbandonati dalle amministrazioni pubbliche.

Ci ritroveremo ancora ,nel pieno rispetto di ogni autonomia, nelle lotte, nei presidi, contro la repressione, nell’occupazione dei luoghi di lavoro e delle case sfitte, nel costante sforzo di abbattere questo sistema economico capitalistico e tutte le sue sovrastrutture a tutela dei privilegi di banchieri , vaticano e grandi industriali.

Partito Comunista dei Lavoratori

Liguria

Il principe burattino e il drago della lotta

Questa mattina all’alba digos e polizia in assetto antisommossa hannno sgomberato in forze il Laboratorio sociale occupato Buridda. Da più di undici anni questo spazio, lasciato al degrado da università e comune, ha ripreso vita in un’occupazione che ha saputo creare aggregazione e socialità, accogliendo centinaia di iniziative culturali e artistiche. Sottratto alle logiche della speculazione, la Buridda è diventata un bene comune per la città: i suoi seimila metri quadrati hanno ospitato negli anni laboratori teatrali, musicali, di artigianato, una palestra popolare ed eventi partecipati da migliaia di persone. Lo sgombero è arrivato improvviso ma non certo inaspettato. La giunta Pd, manovrando il suo pupazzo Doria, si colora di una facciata di democrazia e partecipazione mentre, alla luce dei fatti, si dimostra incapace di rispondere concretamente alle esigenze sociali di questa città. Strizza l’occhio alle speculazioni più bieche, dal Terzo valico al taglio dei servizi, alla svendita del patrimonio pubblico. Si lava le mani di fronte al dissenso e addirittura promuove iniziative repressive contro i movimenti dal basso. Questa giunta, e il partito democratico che ne è l’azionista di maggioranza, sono i responsabili politici di queste scelte. Il “non lo sapevo” non è credibile né accettabile. Il sindaco e la giunta hanno la responsabilità diretta delle politiche che vengono attuate in città. Inoltre la proprietà dell’immobile è del comune e proprio dal comune proviene l’istanza di sgombero. Al governo PD ed al suo pupazzo sindaco annunciamo che un limite è stato superato: quello della nostra sopportazione di fronte alla loro arroganza. Ai compagni occupanti della Buridda va la nostra piena solidarietà. Saremo al vostro fianco, uniti e compatti per resistere a questo attacco. La nostra risposta non si farà attendere.

Aut Aut 357

Prossimi appuntamenti:
venerdì 6 giugno ore 22:00 Swingingenova vol.2 in PIAZZA RENATO NEGRI davanti al Teatro della Tosse
sabato 7 giugno ore 15:00 DE FERRARI
sabato 14 giugno ore 15:00 STREET PARADE della città di sotto
SINDACO E GIUNTA SENZA DIGNITA’
CI RIPRENDEREMO LA CITTA’
LSOA Buridda NON SI TOCCA!
#BuriddaVive

Questo è il cancello del buridda adesso, sfregiato il giorno dopo lo sgombero, una mano di bianco per cancellare 11 anni di resistenza a questo marcio sistema.
Potete coprire le nostre scritte ma la città di sotto non dorme mai.

See you on the barricades

SIAMO LA CITTA’ DI SOTTO, LA CITTA’ DEGLI SFRUTTATI, DEGLI INVISIBILI, NON ANDIAMO IN UNA DIREZIONE UNICA, E NON VOGLIAMO ESSERE CONFINATI NELLE CHIARE E RASSICURANTI MAPPE DELLA POLITICA ISTITUZIONALE.

SIAMO UMANITA’ CHE VIOLA LE NORME DEL CONTROLLO E COMBATTE LA CRISI PRATICANDO COOPERAZIONE SOCIALE, RIBELLANDOSI COLLETTIVAMENTE ED INDIVIDUALMENTE ALLA CITTA’ DI SOPRA.

IL 14 GIUGNO TUTTI INSIEME ATTRAVERSEREMO LA CITTA’ CON UNA STREET PARADE DELLE LOTTE SOCIALI RIPRENDENDOCI LE STRADE, PERCHE’ MENTRE LA CITTA’ DI SOPRA CE LO NEGHEREBBE NOI CI SENTIAMO LIBERI DI FARLO, MENTRE LA CITTA’ DI SOPRA CI SOTTRAE TEMPO NOI CE LO RIPRENDIAMO.

Ieri notte, con un azione militare, è iniziato lo sgombero forzato del Laboratorio Sociale Occupato Buridda.
Il dialogo e il confronto ancora una volta schiacciati sotto gli stivali delle forze del dis-ordine.
Non è accettabile che con un colpo di mano, come al solito, pochi decidano la sorte dei molti.
Il comune dice di non sapere nulla. Un sindaco che non sa nulla di un’azione del genere, non è un sindaco. Beh adesso lo sa.
Se è vero che il comune e il sindaco Marco Doria hanno affermato di riconoscere il valore dell’aggregazione e dell’autogestione riconsegnino il Laboratorio Sociale Buridda a chi ha provato, se pur con mille contraddizioni, a viverlo.
Chi ha il coraggio di farlo deve dire da che parte sta manifestando chiaramente le proprie intenzioni.
Marco Doria ha più volte detto di voler essere il sindaco di tutti, e allora cominci a farlo, nella chiarezza.
Si possono muovere tutte le critiche che vogliamo su come i centri sociali sono vissuti e gestiti.
Si può fare di meglio? Sicuramente!
Questo, però, non è certo il momento per aprire una discussione su questo.
Questo è il momento per dire che, tutti, insieme, dobbiamo interrogarci su che cosa abbiamo fatto e su che cosa si potrà fare affinché continuino ad esistere luoghi dove la solitudine dell’essere umano possa trovare sfogo ed essere vissuta con gli altri nella creatività e nella condivisione, al servizio, per noi stessi e per gli altri.

Libreria San Benedetto – La Lanterna Società Cooperativa Sociale ONLUS

“Siamo realisti, esigiamo l’impossibile”
Ernesto Guevara

Prossimi appuntamenti:
venerdì 6 giugno ore 22:00 Swingingenova vol.2 in PIAZZA RENATO NEGRI davanti al Teatro della Tosse
sabato 7 giugno ore 15:00 DE FERRARI
sabato 14 giugno ore 15:00 STREET PARADE della città di sotto
SINDACO E GIUNTA SENZA DIGNITA’
CI RIPRENDEREMO LA CITTA’
LSOA Buridda NON SI TOCCA!
#BuriddaVive

Castrazione Culturale
La mattina del Mercoledi 4 Giugno 2014 è stato sgomberato il Laboratorio Sociale Autogestito Buridda, una delle realtà occupate di centrale importanza per il panorama delle autogestioni Genovesi, che per ben undici anni ha ospitato al suo interno concerti, laboratori ed in generale attività delle più svariate nature.
Il tutto va sicuramente collocato all’ interno di un disegno di azioni repressive più ampio e nazionale che l’inizio dell’ era Renzi porta con se, accoppiando queste manovre arroganti ed autoritarie allo zuccheroso quanto vomitevole velo di perbenismo che un pò da sempre contraddistingue il PD.
Giunte comunali si armano del consueto spauracchio della legalità e dell’ occasionale sindaco- fantoccio per prendere in tutta comodità decisioni utili al mantenimento di dinamiche torbide e malsane, regolanti unicamente il progressivo declino che ci circonda.
A fare le spese di tutto ciò è una fetta di popolazione che da anni si impegna, anche attraverso luoghi come lo è stato il L.S.O.A. Buridda, a restituire alla città cultura concreta ed attività sociali lontane anni luce dalla retorica spicciola dei politicanti, cosi come dalle loro francamente squallide logiche di profitto, predicate in nome di un progresso e di un bene comune di fatto inesistenti.
Chiudere spazi sociali ed ostacolare in tutti i modi possibili l’ occupazione di case abbandonate, consegnarle al degrado, invece di a chi davvero ne avrebbe bisogno, magari al fine di alimentare specualzioni immobiliari, equivale ad una vera e propria castrazione culturale ed etica, non ad un sacrosanto gesto di giustizia, come invece piacerebbe credere a taluni individui(sicuramente poco informati),acclamanti ogni sgombero muniti di un considerevole bagaglio di frasi fatte e falsità.
I concetti di autogestione ed autodeterminazione che animano posti come il L.S.O.A. Buridda e le altre realtà occupate sono i medesimi che ci spingono a portare avanti un progetto come Lanterna Pirata, nel tentativo di diffondere una cultura(musicale e non) di cui ci sentiamo felicemente parte integrante e in cui rispetto, amicizia, partecipazione e buon senso prevalgono su ogni forma di autoritarismo.
Continueremo dunque, per quanto possibile, a supportare Attivamente tutti gli amici del Buridda, ai quali va tutta la nostra solidarietà, cosi come tutte le realtà occupate autogestite che abbiamo conosciuto e che conosceremo.
Lanterna Pirata D.i.y.